CITTÀ DEL VATICANO
NON CI SARANNO raccomandati. Le stanze di Santa Marta, il palazzo che farà da albergo per i cardinali durante il Conclave, verranno estratte a sorte «per non privilegiare nessuno». All’interno del residence a cinque piani, costruito negli anni Novanta e voluto da Giovanni Paolo II ci sono armadi a muro, scrivanie, inginocchiatoi, poltroncine, letti a una piazza e mezza, aria condizionata e bagno in camera.
Ma le stanze non sono tutte uguali e le migliori non bastano per tutti. Oltre alle più di cento suite con letti da una piazza e mezzo, le altre sono camere più piccole e con meno comfort. Per questo, per non sollevare il malumore di nessuno, è stato stabilito il sorteggio per l’assegnazione delle stanze.
DURANTE GLI scrutini i cardinali non potranno avere contatti con l’esterno neanche a Santa Marta. Tutti saranno trasportati per circa 700 metri in un pullman da Santa Marta fino alla Cappella Sistina. E potrebbero essere previste, prima dell’inizio del Conclave, delle bonifiche per evitare la presenza di oggetti che possano aggirare la clausura e permettere qualsiasi tipo di collegamento con l’esterno. «È assolutamente normale — ha spiegato padre Federico Lombardi, portavoce del Papa — che si bonifichino questi ambienti da eventuali microspie o cose del genere. Certamente non è la prima volta ed è stato fatto anche nel 2005». I cardinali, peraltro, non abiteranno a Santa Marta, dentro il Vaticano, fino alla vigilia del Conclave. Nei prossimi giorni pernotteranno, pertanto, nei vari collegi, seminari, case del clero sparse per la città eterna.
Quando entreranno a Santa Marta, un imponente palazzo che sorge a ridosso di una delle porte della città del Vaticano, i 115 cardinali chiamati a eleggere il successore di Benedetto XVI, avranno libero accesso al refettorio. Dal residence, i porporati partiranno ogni giorno per recarsi nella Capella Sistina dentro la quale decideranno il futuro della Chiesa. E una volta usciti dal palazzo, si muoveranno solo attraverso percorsi protetti. Quotidianamente alle 7,30 del mattino i cardinali parteciperanno alla messa a Santa Marta e alle 9 saranno già nella Cappella Sistina. Lì, reciteranno le lodi della Liturgia delle ore e, subito dopo, avranno luogo le votazioni secondo il rituale prescritto: due votazioni la mattina, due al pomeriggio.